Associazione Astrofili Trentini
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Due Lune nel cielo


All'indomani della tanto reclamizzata "Luna blu", che molta curiosità ha suscitato presso i mass-media e la gente comune, pur essendo un fatto normale per l'astronomia, il nostro satellite naturale tornerà protagonista questa sera, anche se in una veste diversa. Sarà infatti "preceduto" nel cielo, per pochi minuti, da un oggetto celeste così splendente da rivaleggiare con esso per luminosità. Nessuna catastrofica esplosione o avvenimento apocalittico, ne tantomeno un nave spaziale in visita ai terrestri, ma più semplicemente un ardito esperimento astronautico, che avverrà sulla stazione spaziale MIR. Quest'ultima si trova in orbita a circa 500 km di altezza sopra le nostre teste ormai da dieci anni, ed è sede di innumerevoli esperienze scientifiche. Durante la mattina del 4 febbraio gli astronauti russi Zalyotin e Kaleri allontaneranno il modulo Progress (uno dei tanti componenti della MIR) a circa 100 metri dalla stazione: poi dispiegheranno fra le due strutture una sottilissima pellicola di alluminio, con il preciso scopo di riflettere la luce solare in direzione della Terra, creando così una sorta di enorme specchio. A conclusione dell'esperimento, il sottile strato di materiale verrà abbandonato nell'atmosfera, bruciando sopra l'oceano indiano.

Quello che vedremo dalle nostre regioni, se tutto funzionerà per il meglio, sarà una luce puntiforme luminosissima muoversi lentamente nel cielo, impiegando circa 2 minuti prima di scomparire alla nostra vista. La luce solare riflessa dal grande "specchio" in orbita permetterà quindi di osservare un brillantissimo oggetto nel cielo, luminoso quanto la nostra cara Luna, anche se la sua luce proverrà da un solo punto, e non da una superficie ben distinguibile. Questo esperimento ha sia una valenza commerciale, nell'ipotesi futura di creare giganteschi pannelli pubblicitari in orbita (cosa che piace poco agli astronomi), sia una effettiva utilità in situazioni di pericolo, quali missioni di soccorso durante la notte in zone colpite da catastrofi naturali, sopra le quali una buona illuminazione agevolerebbe parecchio i compiti dei soccorritori.

Occhi puntati alla volta celeste quindi: questa sera, tra le 18:35 e le 18:55, tempo permettendo, riusciremo forse a vedere una "luna" straordinariamente luminosa in cielo, sorgere in direzione Ovest, per poi tramontare, dopo circa due minuti di lento movimento, a Sud.

Il cielo stupisce ancora una volta.


Christian Lavarian (lavarian@science.unitn.it)
febbraio 1999


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