Associazione Astrofili Trentini
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Esplorare l'universo in CD-Rom


Nel periodo che segna, presso gli astrofili, la diffusione sempre maggiore di camere CCD, telescopi elettronicamente avanzatissimi, complesse tecniche di trattamento delle immagini (siano esse su supporto digitale o tradizionale), anche gli atlanti astronomici, punto di riferimento per la ricerca di deboli galassie o sperdute stelline, si adeguano alla svolta digitale dell'astronomia. L'esempio più noto venne dato dagli astrononi di Monte Palomar, i quali, qualche anno addietro, digitalizzarono per intero la monumentale Palomar Sky Survey, rendendo disponibile alla comunità astronomica le immagine di migliaia di lastre fotografiche in pochi CD Rom, il supporto più utilizzato per il mantenimento di grandi quantità di dati. La crescita tumultuosa del mercato del CD Rom in questi ultimi anni (ormai, in dotazione ai nuovi computer, non manca mai l'apposito lettore) ha permesso un suo utilizzo sempre maggiore per ogni applicazione, dall'enciclopedia multimediale all'archiviazione dei dati più diversi.

Così hanno cominciato a comparire sempre più numerosi dei veri e propri atlanti celesti pensati per l'astrofilo (quindi con un prezzo abbordabile) ma con caratteristiche di assoluto rilievo.

Un esempio? Magnitudine limite stellare +15,5 (il che vuol dire 15 milioni di stelle, più o meno), 3 milioni di stelle variabili, oltre 80.000 oggetti non stellari appartenenti ad una trentina di cataloghi diversi, asteroidi e comete a volontà, possibilità di interfacciare il telescopio al computer comandando i suoi movimenti, eccetera eccetera. Queste sono solo alcune caratteristiche di "MegaStar", uno dei più diffusi atlanti astronomici su CD Rom, acquistabile da diversi importatori ad un prezzo di circa 200.000 lire, in linea con atlanti cartacei come l'Uranometria o il Falkauer, ben inferiori tuttavia come dotazione e flessibilità. La scoperta delle enormi potenzialità di questo atlante (peraltro simile come prestazioni ad altri software su CD Rom, per non far torto a nessuno) continua a stupire anche dopo settimane di intenso utilizzo.

L'atlante è corredato di un esauriente manuale assai ben curato, che per la verità si adopera ben poco vista la facilità di utilizzzo del software. La procedura di installazione è molto semplice: si può scegliere di trasferire parte dei dati astronomici sul disco fisso per migliorare le prestazioni di visualizzazione, nel caso si abbia un lettore CD lento (un lettore a doppia velocità è tuttavia più che sufficiente). Fatto questo il programma è subito operativo: basterà inserire le coordinate del luogo di osservazione, l'ora esatta e si potrà cominciare una fantastica esplorazione dell'universo.

Come detto prima il numero di oggetti astronomici presenti in questo atlante è veramente impressionante: risulta molto utile per questo motivo la funzione di filtro per la magnitudine, che permette di selezionare un range di luminosità a seconda del tipo di oggetto astronomico, stellare e non. Se provassimo, per esempio, a visualizzare tutte le stelle fino alla mag. 15 in un campo della via lattea di 20 gradi quadrati, a causa del numero enorme di stelle presenti otterremo come risultato lo schermo interamente bianco!

In tale situazione risulta utile un'altra funzione, che permette di ridurre il diametro stellare ad un unico pixel indipendentemente dalla luminosità, riducendo in tal modo l'ingombro. Come fare a riconoscere le stelle a questo punto, visto che sono tutte uguali? Semplice: si potranno segliere diverse modalità di identificazione. La più comoda è senz'altro quella di puntare il mouse sull'oggetto astronomico prescelto: ecco che apparirà una descrizione completa, comprendente magnitudine, spettro oppure tipo di galassia, classe di ammasso... eccetera. Altrimenti potremo affiancare ad ogni stella il proprio numero del catalogo SAO, oppure il numero di Flamsteed o la lettera di Bayer, od ancora la propria magnitudine, cosa assai utile come riferimento per gli astrofili variabilisti.

Molto curata risulta la parte dedicata alla visualizzazione di comete ed asteroidi, che risulta particolarmente utile ai cacciatori di novae e supernovae, evitando ricerche affannose di effemeridi sparse su circolari... Nel database del programma sono presenti oltre 5000 di questi oggetti, ai quali possiamo aggiungerne un numero praticamente illimitato inserendo manualmente le caratteristiche orbitali, oppure utilizzando cataloghi in formato opportuno, che possiamo trovare agevolmente su Fidonet o Internet. Assai preciso risulta il calcolo della loro posizione sulla volta celeste: in seguito potremo tracciare il movimento della cometa o dell'asteroide fra le stelle, evidenziando per esempio delle occultazioni o dei transiti su galassie, potendo così programmare in anticipo e con grande precisione le nostre osservazioni.

Molto utili risultano le funzioni di inquadramento del campo osservato: abbiamo la possibilità di selezionare il telescopio e l'oculare con il quale stiamo osservando e di ottenere immediatamente come output sullo schermo il campo apparente del nostro oculare. Ed ancora potremo impostare le caratteristiche della nostra camera CCD per avere una esatta rappresentazione del frame di ripresa, orientabile in tutte le direzioni.

Dicevamo delle possibilità di interfacciare il telecopio al PC tramite MegaStar: chi possiede un Meade LX200 troverà questa operazione piuttosto semplice e ricca di possibilità. Questo presume di portarsi appresso il CD Rom durante le osservazioni sul campo: niente di più facile. Il programma non richiede molte risorse hardware, potendo così girare agevolmente anche su un modesto portatile; inoltre sono previste delle specifiche modalità di visualizzazione per le operazioni notturne: stelle rosse su sfondo nero. Niente male!

Se poi non desideriamo trasferirci con il computer al seguito nel sito di osservazione potremo stampare con semplicità le cartine celesti che abbiamo preparato, oppure salvarle sul PC come immagine di qualsivoglia formato per un utilizzo futuro.

Queste sono solo alcune delle cose che possiamo fare con questo software: certo ogni programma ha i suoi limiti e le sue pecche, e "MegaStar" non è da meno. Mancano le funzioni di un buon planetario, quali rappresentazioni di eclissi, occultazioni stellari in dettaglio eccetera... . Ma va ricordato che il programma è prima di tutto un atlante, e come tale risulta davvero inesauribile e consigliabile, per le sue caratteristiche di semplice utilizzo, non solo all'astrofilo "digitale".

Cieli sereni!


Christian Lavarian (lavarian@science.unitn.it)
gennaio 1996


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