Guida all'inquinamento luminoso

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Introduzione e crediti


Il presente opuscolo vuole rappresentare una guida per gli Uffici Tecnici degli enti pubblici, per le industrie, le attività del commercio, i privati cittadini e, più in generale, per tutti i soggetti che, a qualsiasi titolo e per qualsiasi motivo, abbiano la necessità o l'obbligo di realizzare impianti di illuminazione esterna (ivi comprese eventuali insegne pubblicitarie).

CieloBuio con l'aiuto e l'esempio dell'Osservatorio Astronomico di Campo Catino ha deciso di elaborare questo strumento, in modo da far comprendere come illuminare limitando al massimo l'inquinamento luminoso significhi contenere i consumi energetici derivanti dall'uso dell'illuminazione esterna di qualsiasi tipo (pubblica e/o privata).

La nostra intenzione, ma anche la nostra speranza, è stata quella di realizzare uno strumento pratico che potrà risultare utile per i progettisti di impianti di illuminazione, per gli installatori, per le ditte che vendono materiale illuminotecnico o, semplicemente, per il cittadino che abbia necessità di far installare lampade per l'illuminazione esterna.


Il fine ultimo di questa guida è quello di mostrare come sia possibile illuminare correttamente dove è necessario (gli astrofili non vogliono oscurare né le città né le strade) favorendo nel contempo:

  1. la realizzazione di buoni impianti che non disperdano luce verso il cielo (senza dispendi, quindi di energia elettrica);
  2. la scelta dei migliori sistemi per ridurre i consumi;
  3. il mantenimento e la salvaguardia dell'oscurità del cielo.

Obiettivi questi che, come vedremo, sono pienamente compatibili tra loro.

Il nostro senso di gratitudine si estende alle Regioni e ai Comuni che, precorrendo i tempi, hanno già adottato dei Regolamenti-tipo contro l'IL e agli altri Enti che hanno collaborato per diffonderli, sostenendo così una battaglia di civiltà che non è contro qualcuno ma a favore di qualcosa.

In numerosi paesi di tutto il mondo sono stati approvati provvedimenti legislativi di vario genere volti a ridurre l'inquinamento luminoso (il primo nel 1958 a Flagstaff in Arizona - U.S.A.).

Anche in Italia sono stati presentati alcuni disegni di legge al Senato e alla Camera dei Deputati e sono state approvare diverse leggi regionali al riguardo, per esempio in Lombardia, in Veneto, in Toscana e nel Lazio.

È però necessario che ogni cittadino si consideri coinvolto nel problema e sia cosciente che il suo contributo, pur piccolo, può risultare di grande importanza per il conseguimento degli obiettivi prefissati.



Si ringraziano:

  • l'Avv. Mario Di Sora che ha steso l'opuscolo ed i testi da cui è stato ottenuto questo documento;
  • l'Osservatorio Astronomico di Campo Catino, la Regione Lazio ed il Comune di Frosinone;
  • il dott. Pierantonio Cinzano, dell'Università di Padova, per la lettura critica del testo e per l'utilizzo di alcune immagini tratte dal suo libro: Inquinamento luminoso e protezione del cielo notturno dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti;
  • l'International Dark-Sky Association e il Professor David L. Crawford;
  • l'Unione Astrofili Italiani per l'estratto dalle pagine web UAI e per la valente collaborazione.

Testi originali di Mario Di Sora rielaborati da Alberto Duches, Diego Bonata e, per il Trentino, da Marco Vedovato.


Per eventuali informazioni:

CieloBuio
Coordinamento per la Protezione
del Cielo Notturno

info@cielobuio.org

http://www.cielobuio.org/


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