Introduzione

Nella primavera del 1610, quando Galileo annunciò l'esistenza di montagne, crateri e "mari" sulla Luna, la nostra visione dell'universo subì un cambiamento radicale. Fin dall'antichità la Luna era stata considerata un oggetto "celeste", eterno e immutabile, costituito da una sostanza perfetta e uniforme. Galileo vide la Luna come un mondo del tutto simile alla nostra Terra: Galileo portò letteralmente i cieli sulla Terra.

Le conseguenze di questa nuova visione della Luna furono molteplici. In primo luogo, su un piano generale, essa provocò la rapida sconfitta della teoria che considerava nettamente separati i mondi celesti da quello terrestre. Ma in secondo luogo essa fece sorgere nuovi interrogativi riguardo alla Luna stessa: se la Luna è un mondo, com'è fatto? la sua superficie può essere mappata? come possiamo denominare le varie formazioni? la superficie è soggetta a mutamenti? come si formarono i crateri e i mari? perché la superficie lunare è così differente da quella terrestre?

Questa rassegna affronta la seconda serie di questioni, presentando i tentativi di risposte che l'uomo ha cercato di dare nei tre secoli e ottanta anni successivi alle prime scoperte di Galileo. L'intento è quello di mostrare come il volto della Luna sia stato variamente delineato man mano che si miglioravano i telescopi, si applicavano nuove invenzioni come ad esempio la fotografia, e infine si dava inizio ai viaggi spaziali che porteranno l'umanità a porre piede sulla superficie stessa della Luna.

È davvero notevole la bellezza delle stampe del Seicento e del Settecento, frutto delle osservazioni dei primi osservatori. Sorprendenti sono anche i dettagli raggiunti nei grandi atlanti ottocenteschi; e assai affascinanti sono i primi atlanti fotografici pubblicati a cavallo tra Otto e Novecento. Lo splendore di tutta questa tradizione selenografica costituisce la premessa perfetta ai mirabili risultati ottenuti con le missioni spaziali: le fotografie del Lunar Orbiter e del Ranger, le carte dell'U.S. Air Force e del Geological Survey, e infine le immagini delle missioni Apollo.

Tutte le schede di questa rassegna sono basate sulla collezione di libri e mappe della Linda Hall Library.

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