29)Observatoire de Paris, Atlas Photographique de la Lune, Exécuté par M. M[aurice] Loewy et M. P[ierre Henri] Puiseux, Paris, Imprimerie Nationale, 1896-1909
L'Atlas de l'Observatoire de Paris, come di solito viene chiamato, contiene ottanta grandi fotografie di varie regioni della Luna, prese nel corso di oltre 14 anni. Le fotografie non sono tutte della stessa scala e la superficie della Luna non è coperta per intero, ma comunque questo atlante è rimasto ineguagliato almeno fino al 1960 e forse la qualità delle sue tavole non è mai stata superata. Una caratteristica interessante delle fotografie è data dal fatto che venne utilizzato un otturatore manuale per dare alle aree più luminose la più breve esposizione sui negativi. Le stampe finali furono prodotte con una particolare tecnica di fotocalcografia.
La tavola contrassegnata "Aristarchus-Kepler-Grimaldi" presenta un'ampia veduta dell'Oceanus Procellarum (Oceano delle Tempeste). Vicino ad Aristarchus si trovano la Vallis Schröteri, in alto, e il sistema di raggi di Olbers, a destra. Particolarmente evidente è la macchia bianca appena sopra il centro: questa formazione è unica sulla faccia della Luna rivolta verso la Terra e probabilmente è stata causata dall'impatto di una cometa. Oggi conociuta con il nome di Reiner Gamma, questa macchia era stata battezzata da Riccioli con il nome di Galilaeus nella sua mappa del 1651 (vedi la scheda 7): quando si scoprì che non si trattava di un cratere, il nome (ora Galilaei) fu riassegnato alla modestissima coppia di crateri in basso a destra. In definitiva, Riccioli ha vinto l'ultima battaglia contro il suo avversario copernicano.

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