43)Kosofsky, L.J. e El-Baz, Farouk, The Moon as Viewed by Lunar Orbiter, Washington (D.C.), National Aeronautics and Space Administration, 1970 (NASA SP (series)-200)
Le cinque missioni dei Lunar Orbiters, lanciate nel 1966-67, furono appassionanti e fortunate tanto quanto le successive missioni Apollo. Ciascuna sonda raccolse fotografie su un rotolo continuo di pellicola, che poi venne sviluppato a bordo e analizzato con uno speciale sistema di scansione fotoelettrico. I segnali furono trasmessi a Terra e grazie ad essi si ricostruirono le fotografie. Le missioni dei Lunar Orbiters erano progettate per fotografare tutti i possibili siti d'atterraggio dell'Apollo: ma poiché questo obiettivo venne conseguito già con la terza sonda, l'Orbiter IV fu impegnato a fotografare l'intera faccia lunare rivolta verso la Terra, creando così un atlante fotografico di qualità senza precedenti, mentre l'Orbiter V fotografò alcune formazioni di particolare interesse.
Ci sono parecchie fotografie dei Lunar Orbiters degne di essere ricordate: l'Orbiter I registrò uno splendido panorama che mostra la Terra crescente in distanza, l'Orbiter II prese un'affascinante veduta obliqua del cratere Copernicus. Meno conosciuta è questa fotografia di rara bellezza scattata dall'Orbiter V, guardando in direzione ovest attraverso il Mare Fecunditatis (Mare della Fertilità): essa riprende i due crateri Messier e Messier A che hanno incuriosito gli astronomi per secoli. Le linee orizzontali sono i "fotogrammi" prodotti dal sistema di scansione.

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