Marte

Marte presenta una superficie solida caratterizzata dal colore giallo-rossastro, che è dovuto allo strato di polvere con alto contenuto di limonite (Fe2O3) che la ricopre. Tale superficie è stata modellata da numerosi processi: bombardamento meteoritico, attività vulcanica, movimenti crostali, erosione eolica.

Circa la metà del pianeta, compresa gran parte dell'emisfero meridionale, è un unico altipiano intensamente e uniformemente craterizzato: al suo interno si riconoscono alcuni grandi bacini da impatto, il maggiore dei quali è la Hellas Planitia, con 2.000 km di diametro.

L'attività vulcanica, ora estinta, in passato è stata molto intensa, come testimoniano numerosi vulcani: il maggiore è il Mons Olympus, che con i suoi 27 km di altitudine è il più grande vulcano del sistema solare.

Lungo la linea equatoriale, poi, si stende un sistema di giganteschi canyon, le Valles Marineris, con una lunghezza di 5.000 km, larghezza fino a 500 km e profondità di 6.000 metri.

Intorno a Marte ruotano due piccoli satelliti, che appaiono come due massi fortemente craterizzati: probabilmente sono due asteroidi catturati dal campo gravitazionale marziano.

Già visitato dai Viking 1 e 2 nel 1976, il 4 luglio 1997 Marte è stato toccato dalla sonda Pathfinder, che ha rilasciato un piccolo rover, il Sojourner.