Associazione Astrofili Trentini
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Notiziario n. 0 - Giugno 1994


Superiore al previsto il numero

di piccoli asteroidi vicini alla Terra

di Mirco Elena (Associazione Astrofili Trentini)


Nel fascicolo del 24 giugno di Nature sono riportate due comunicazioni che rivestono notevole interesse. Sono entrambe relative all'esistenza di piccoli corpi vicini alla Terra, in numero nettamente superiore a quanto previsto in base ad estrapolazioni della relazione esistente tra frequenza e dimensioni degli asteroidi di maggiori dimensioni. In particolare un articolo di Rabinowitz e altri otto collaboratori evidenzia come, dal gennaio 1991 ad oggi, si siano scoperti ben 40 asteroidi che sfiorano la Terra (definiamo così quegli oggetti il cui perielio inferiore a 1,3 unità astronomiche).

Tredici di questi corpi hanno diametro inferiore a 50 metri. Gli autori si spingono quindi ad affermare che esiste una certa evidenza sperimentale della presenza vicino alla Terra di una fascia di piccoli asteroidi, in precedenza mai osservati, che sono caratterizzati da basse eccentricità, inclinazioni molto varie e proprietà spettrali insolite.

L'altro lavoro frutto dell'opera di C.F. Chyba, del laboratorio per la fisica extraterrestre del Goddard Space Flight Center a Greenbelt, nel Maryland. L'autore afferma che recenti osservazioni effettuate con il telescopio Spacewatch da 0,9 metri di diametro indicano che il flusso di oggetti asteroidali con diametro inferiore a 50 metri è da 10 a 100 volte superiore a quello previsto. Detto questo, ci si potrebbe attendere anche un maggiore rischio di esplosioni atmosferiche come quelle verificatesi a Tunguska o a Revelstoke. Fortunatamente Chyba mostra come l'impatto con la Terra di oggetti inferiori a 50 metri (caratterizzati da energie cinetiche inferiori a 10 megatonnellate di alto esplosivo equivalente) produca in genere (con l'esclusione di asteroidi ferrosi, peraltro piuttosto rari) esplosioni che avvengono a quote così alte da non produrre significativi danni alla superficie del nostro pianeta. Si può pertanto concludere che i nuovi oggetti scoperti da Spacewatch non accrescono il rischio da impatto per gli abitanti della Terra.


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