29.11.1993: Eclisse di Luna
	di Paolo Ochner (Associazione Astrofili Trentini)

Lo scorso 29.11.1993 mi sono alzato alle 4 di mattina e mi sono recato nel mio solito punto di osservazione per fotografare l'eclisse di Luna. Questo, si trova a un paio di chilometri dal il mio paese, Albiano (Val di Cembra), al centro di un ampio piazzale per la lavorazione del porfido ed ha le seguenti caratteristiche:
- orizzonte di quasi 180
- inquinamento luminoso scarso
- la strada e il piazzale sono entrambi asfaltati (questo è molto importante perché mi permette di arrivare con la macchina nel punto dove posizionerò lo strumento ed, inoltre, garantisce maggiore stabilità al telescopio).

Nonostante sapessi che non era possibile vedere la Luna nella fase di totalità (in quanto essa tramontava prima che si verificasse tale fenomeno) mi sono avviato ugualmente, certo che sarebbe stato comunque uno spettacolo, e così è stato. Le condizioni metereologiche non erano favorevoli: -4°C ed una percentuale di umidità molto alta; questi due fattori hanno condizionato, in modo non troppo evidente, per furtuna, i risultati fotografici. Essi, infatti, hanno fatto si che si formasse uno strato di ghiaccio sulla lastra corretrice del mio telescopio (Meade2080, f/10, diametro 200, F=2000). Inoltre, il mio paraluce (formato da una sezione di un secchio di plastica!) era sprovvisto di un rivestimento di panno, il quale avrebbe permesso l'assorbimento di parte dell' umidità. Le condizioni atmosferiche non erano malvage, anche perché l' inversione termica era terminata da diverse ore: seeing sufficiente; cielo abbastanza limpido. Sfortunatamente, la Luna era abbastanza bassa sull' orizzonte, dove vi era un po' di foschia, e quindi vi era un' altra condizione sfavorevole all' osservazione.

Dati "tecnici":

• Ho effettuato il puntamento alla Polare nel modo più preciso possibile ma non ho regolato il variatore di velocità in base al moto della Luna (avevo pensato non fosse necessario per pose così brevi e per ingrandimenti così bassi; purtroppo per avere delle foto perfette delle fasi vicine alla totalità, sarebbe stato meglio farlo).
• Tutte le foto sono state fatte usando il telescopio come obiettivo, usando il raccordo fotografico a fuoco diretto (si toglie l' obiettivo alla macchina fotografica e si applica il corpo macchina, grazie al raccordo, al telescopio senza usare nessun oculare); con questo sistema si hanno meno ingrandimenti, ma si possono usare tempi molto brevi ed inquadrare zone più ampie. - Le fotografie sono state effettuate con due macchine fotografiche diverse: - Olympus OM101, contenente 100ASA Ilford diapositive;
• Zenit TTL contenente 400ASA Kodak diapositive. Ho usato due macchine fotografiche per poter vedere la differenza tra le due pellicole, le quali hanno caratteristiche diverse: - le 100ASA hanno una grana molto fine ma necessitano di una posa più lunga (purtroppo con l' Olympus, senza scatto elettronico, non si possono fare pose più lunghe di due secondi); - le 400ASA hanno una grana un po' più grande ma sono più sensibili. Il confronto, ovviamente, si può effettuare solo nelle fasi iniziali dell'eclisse, in quanto, con le 100 ASA, avendo a dispozione un tempo massimo di due secondi, le fasi finali del fenomeno sono risultate sottoesposte. Ovviamente, penso vi chiederete perché non ho messo le 100ASA nella Zenit. Il motivo è semplice: se avessi usato le 100ASA, nelle fasi vicine alla totalità, i tempi necessari ad effettuare tali fotografie (ricavati da una tabella presente su Nuovo Orione di novembre) avrebbero causato un "mosso" evidente, dovuto alla mancata precisa regolazione del variatore di velocità.

  Qui sotto, è mostrata una fotografia (fatta da diapositiva) tra quelle da me effettuate (vi rammento, di nuovo, che sono state effettuate a "fuoco diretto").

  

La Luna è tramontata alle 6.59.
Il tempo è quello "dei nostri orologi".

NB: per eventuali informazioni, sia riguardanti questo articolo che altri problemi di astrofotografia, telefonare allo 0461-689722.