Associazione Astrofili Trentini
- Home - Direttivo - Notiziario - Attività - Biblioteca - Astronomica - Software - Cerca - Links -

Indice di questo Notiziario


Notiziario n. 5 - Autunno 1995


Notizie dal Jet Propulsion Laboratory

a cura di Marco Murara (Associazione Astrofili Trentini)


La missione Galileo

(30 agosto 1995)

Il mese scorso Galileo ha effettuato con successo un cambiamento di rotta: l'analisi dei dati ricevuti, però, mostra che una delle valvole di controllo nel sistema di pressurizzazione ad elio rimane aperta. Tuttavia, i tecnici hanno rilevato che il problema può essere risolto controllando attentamente la temperatura dei propellenti della sonda.

Lo scopo di tali valvole - una per la parte combustibile, l'altra per la parte ossidante del sistema propellente - è quello di limitare la quantità di vapore propellente che può salire a ritroso, condensarsi, reagire e infine, in un'ipotesi possibile ma assai spiacevole, danneggiare il sistema di alimentazione. I tecnici di Galileo, dunque, pensano di controllare la temperatura e la pressione dei propellenti, al fine di ridurre al minimo la possibilità di una reazione. Comunque, anche senza questo controllo di temperatura e pressione, sostengono i responsabili del progetto, la struttura del sistema propulsivo di Galileo è tale da rendere molto bassa la possibilità di una pericolosa interazione dei propellenti. "Con il controllo della temperatura", ha detto il direttore del progetto Bill O'Neil, "le manovre e la missione di Galileo non saranno affatto condizionate dal cattivo funzionamento della valvola di controllo".

Dopo aver studiato i dati ricevuti durante e dopo la manovra di deviazione del 27 luglio, i tecnici stimano che il livello di spinta del motore da 400 newton sia inferiore del 3% rispetto alle previsioni: e questo dato è compreso nel 6% di tolleranza.

La sonda GalileoIl 28 agosto Galileo ha effettuato una piccola manovra di correzione per aggiustare la propria traiettoria di volo, al fine di ottenere un'orbita più radente attorno al satellite gioviano Io, che sarà raggiunto il prossimo 7 dicembre. Tale manovra, inoltre, ha messo Galileo nella posizione adatta a raccogliere i dati provenienti dalla sonda che è stata rilasciata di recente e che entrerà nell'atmosfera di Giove, sempre il prossimo 7 dicembre.

Nel mese di agosto il rilevatore di polvere ha osservato un'intensa tempesta interplanetaria, all'apparenza proveniente dal sistema gioviano. Questo fenomeno, che ogni giorno ha provocato sulla sonda più di 20.000 impatti con particelle, è una delle varie tempeste di intensità crescente osservate a partire da circa un anno fa; la quantità normale di polvere interplanetaria è inferiore a una particella al giorno. La prima di queste correnti di polvere interplanetaria è stata rilevata nel 1992 da Ulysses, quando esso transitò presso Giove nel suo viaggio per lo studio dei poli solari. A Galileo è stato ordinato di raccogliere e trasmettere dati sulla polvere tre volte al giorno, invece di due volte alla settimana.

Fra gli ulteriori preparativi per l'incontro di Galileo con Giove, il gruppo di volo ha aperto l'antenna radio, la quale seguirà quella sonda che scenderà nell'atmosfera gioviana e ne riceverà la trasmissione dei dati. Anche gli strumenti che rilevano il plasma sono stati controllati e orientati.

Galileo lavora normalmente, ruotando a circa 3 giri al minuto e trasmettendo 10 bits al secondo. Si trova a più di 760 milioni di km dalla Terra e a 792 milioni di km dal Sole; prima di raggiungere il sistema gioviano deve percorrere ancora 55 milioni di km.


La missione Topex/Poseidon

(1 settembre 1995)

Il satellite e i suoi sensori continuano a lavorare secondo le aspettative e i computer a terra si stanno comportando bene. I nastri registrati dal satellite sono stati analizzati nuovamente e si stanno ottenendo i primi risultati scientifici e tecnici.

Attualmente Topex/Poseidon sta effettuando il 109° ciclo decadale di raccolta dati, mentre il gruppo di analisi sta elaborando il materiale del 108° ciclo nei Sensor Data Records e negli Interim Geophysical Data Records.

Da quando è stato lanciato, Topex/Poseidon ha compiuto 14.305 rivoluzioni intorno alla Terra. Dopo aver passato il terzo anniversario del suo lancio, avvenuto il 10 agosto 1992, Topex/Poseidon prolungherà la sua missione: visto il buono stato del satellite, infatti, i responsabili del progetto ritengono che Topex/Poseidon continuerà a lavorare ancora per almeno quattro anni.


La missione Ulysses

(1 settembre 1995)

La sonda Ulysses continua ad esplorare la regione polare settentrionale del Sole. Oggi essa si trova a quasi 76 gradi di latitudine solare nord, viaggiando ad una velocità eliocentrica di circa 83.000 km/h.

Tutte le operazioni e tutti gli esperimenti scientifici di questo straordinario viaggio quinquennale fuori dal piano dell'eclittica continuano a svolgersi bene: le attrezzature NASA presso Madrid (Spagna) e a Goldstone (California) sono in contatto con la sonda per circa 16 ore al giorno.

Dopo aver completato il suo passaggio sul polo nord, il 29 settembre Ulysses inizierà il viaggio di ritorno verso l'orbita di Giove, raggiungendo il pianeta gigante, alla distanza di 5,4 UA (circa 800 milioni di km), il 17 aprile 1998. Quindi Ulysses si dirigerà nuovamente verso il Sole alle alte latitudini, ritornando nei pressi della nostra stella nel settembre 2000.


La missione Voyager

(1 settembre 1995)

Entrambe le sonde Voyager sono in buone condizioni e continuano ad allontanarsi dal sistema solare. Viaggiando sempre più distanti dal Sole, le due sonde stanno trasmettendo dei dati per definire l'ambiente esterno al sistema planetario e cercare il confine dell'eliopausa, ossia il limite del campo magnetico e del vento solare.

Prima di raggiungere l'eliopausa, le due sonde incontreranno e attraverseranno un punto in cui dovrebbero verificarsi significativi cambiamenti nel vento solare riguardo alla velocità, da supersonica a subsonica, alla direzione e all'orientamento dei campi magnetici. Le stime attuali, basate sull'interpretazione dei dati finora raccolti dai Voyager, indicano che tale punto dovrebbe essere situato fra 70 e 80 UA dal Sole. Voyager 1, il più lontano dei due, si trova attualmente a 60 UA: raggiungerà le 70 UA a metà del 1998 e le 80 UA all'inizio del 2001. Voyager 2, invece, si trova a 46 UA: raggiungerà le 70 UA nel 2003 e le 80 UA nel 2006.

Sei strumenti su ogni Voyager stanno raccogliendo dati su:

Questi dati vengono trasmessi a Terra in tempo reale, a 160 bits al secondo, e ricevuti dalla Deep Space Network di 34 metri. Dopo la trasmissione al Jet Propulsion Laboratory, i dati sono messi a disposizione delle varie équipe scientifiche per essere elaborati e analizzati.

Voyager 1 si trova a 9,05 miliardi di km dalla Terra, dopo aver percorso 10,82 miliardi di km in seguito al suo lancio nel settembre 1977. Voyager 1 si allontanando dal sistema solare alla velocità di 17,46 km al secondo.

Voyager 2 si trova a 6,90 miliardi di km dalla Terra, dopo aver percorso 10,23 miliardi di km in seguito al suo lancio nell'agosto 1977. Voyager 2 si allontanando dal sistema solare alla velocità di 16,09 km al secondo.


Indice di questo Notiziario

- Home - Direttivo - Notiziario - Attività - Biblioteca - Astronomica - Software - Cerca - Links -