Associazione Astrofili Trentini
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Notiziario n. 9 - Primavera 1997


Invasione da Marte

a cura di Claudio Gort (Associazione Astrofili Trentini)


Houston. Un disegno nella rivista scientifica inglese Nature (7/11/96) mostra una vetrina nella quale sono esposte due metore marziane, trovate dalla Nasa.

Dice la prima meteora all'altra: "E i terrestri non si rendono ancora conto di chi siamo". Risponde l'altro "Piano comandante, hanno già scoperto quel microorganismo che hai prelevato un paio di milioni di anni fa...".

La febbre marziana ha già colpito il mondo dopo la scoperta dei primi d'agosto 1996 di tracce di vita nella meteora marziana ALH84001 e rafforzata successivamente dalle indagini britanniche condotte sulla meteora EETA79001 (ugualmente proveniente da Marte), non diminuirà di certo, anche se non per trovare nuovamente segni di vita marziana, ma quest'anno sono protagoniste le due sonde planetarie che hanno iniziato il loro viaggio verso il pianeta rosso.

Marte, il pianeta rossoIl 7 novembre è stata lanciata la sonda americana Mars Global Surveyor, la quale, dopo un viaggio di 80 milioni di chilometri, verrà messa in una traiettoria ellittica attorno a Marte. Attualmente c'è un problema, perché il pannello solare non si è aperto completamente. Questo pannello non solo deve produrre l'energia necessaria, ma ha un ruolo importante anche per le manovre che porteranno la MGS dalla traiettoria ellittica ad una circolare a 400 km dalla superficie marziana.

Alla NASA sono convinti di poter risolvere questo problema e che le previste operazioni di cartografia della superficie marziana e le misurazioni dell'atmosfera e la magnetosfera potranno svolgersi secondo i piani e i tempi prestabiliti.

A distanza di una settimana dal lancio della sonda americana, è stata lanciata la sonda russa Mars 96: questa sonda è finita fra le onde del Pacifico di fronte alle coste peruviane a causa di un disturbo nel quarto stadio del razzo vettore Proton. E' staa una delusione enorme per i russi, ma anche per gli europei che avevano finanziato con strumenti costosi la Mars 96.

Il giorno 4 dicembre (in ritardo di un giorno) è stata messa in orbita la sonda americana Mars Pathfinder. Questa piccola nave atterrerà il giorno 4 luglio 1997 nella Ares Vallis nel letto di un antico fiume. A bordo della sonda si trova una piccola jeep comandabile da Terra. Si spera di assorbire l'impatto dell'atterraggio con l'uso di un "airbag" costituito da 4 palloni rimbalzanti, dopodiché il Sojourner (nome di una sostenitrice americana per i diritti uguali dei cittadini) del peso di 11,5 chili con le sei ruote, muovendosi ad una velocità di 20 metri a settimana, incomincerà ad esplorare i dintorni.

La guida via radio è molto limitativa perché i segnali radio impiegheranno circa 45 minuti per dare un cambio di rotta alla rover marziana, eventualmente per evitare che si blocchi su una ruota.

Le due navicelle verso Marte sono le prime di uno squadrone di veicoli marziani che nei prossimi anni esploreranno meglio il Pianeta Rosso. È in programma, si spera all'inizio del prossimo secolo, l'organizzazione di una missione che tornerà sulla Terra con una collezione di materiali marziani. Le missioni precedenti serviranno per trovare un posto adatto alla raccolta delle roccie.

Vengono tenuti in considerazione i due crateri d'impatto nel Sinus Sabeus e la Hesperia Planitia sull'emisfero Sud, che dopo lunghe ricerche sono stati identificati come possibili luoghi d'origine della meteora marziana ALH84001 che mezzo anno fa fece scalpore. La meteora 84001 scoperta sulle colline Allan (ALH) in Antartide ha circa 4 miliardi di anni e fu lanciata nello spazio 15 milioni di anni fa a causa dell'impatto di un asteroide o di una cometa sulla superficie marziana. Dopo aver viaggiato per milioni di anni questo pezzo di roccia finì al polo sud per iniziare una nuova vita come ALH84001.

Una vita che nei laboratori NASA a Houston e all'università di Stanford portò alla scoperta di minuscoli pezzettini di materiale organico posti profondamente all'interno della meteora e derivanti da alcuni microrganismi. Questa scoperta provocò rabbia negli scienzati britannici, perché già nel 1989 dei colleghi londinesi avevano pubblicato su Nature la scoperta di tracce organiche nella meteora. Ritenendo le analisi poco accurate e ipotizzando delle contaminazioni con materiale genetico di origine terrestre. Dopo le pubblicazioni delle scoperte della Nasa dell'agosto 96, gli scienziati britannici stupiti ed increduli scoprirono, verso fine ottobre, delle tracce di microorganismi nella meteora EETA79001. I britannici ritennero che fosse più probabile lo sviluppo di microrganismi nella loro meteora: questa si era formata 180 milioni di anni fa, quando Marte si era raffreddato ed era più accogliente per la vita rispetto al periodo nel quale si era formata la meteora ALH84001.

Raggiunte queste conclusioni, i britannici indicarono la loro EETA79001 come candidato migliore.

[da un articolo apparso sul Telegraaf (Olanda)]


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