Una richiesta personale


   La maggior parte delle informazioni in The Nine Planets sono state acquisite dalle sonde e dagli scienziati della NASA e sono state finanziate con le tasse. La nostra esplorazione del sistema solare è necessariamente un'impresa pubblica e vive o muore per la pubblica opinione.

   Ma oggi il programma spaziale degli Stati Uniti ha dei problemi. Una serie di tragici fallimenti (Challenger, Mars Observer) e imbarazzanti contrattempi (l'antenna inceppata di Galileo, l'ottica difettosa dell'HST) hanno cambiato la reputazione della NASA: da coraggiosa e pragmatica, a pasticciona e burocratica. Il sostegno della gente è in gran parte venuto meno. Il suo bilancio è stato ripetutamente tagliato: ogni anno la NASA deve andare avanti con sempre meno risorse. Molti buoni progetti sono stati messi da parte e varie opportunità sono andate perdute.

   Non deve andare così. Ricordate la missione Apollo? Se volete che il programma spaziale torni alla sua antica gloria, potete dare il vostro contributo. Scrivete ai vostri rappresentanti a Washington. Parlatene ai vostri amici. Unitevi ad un gruppo di astrofili. Non lasciate che la politica sia guidata da coloro i quali pensano che il programma spaziale sia solo roba per qualche Trekkie e che il taglio al bilancio della NASA possa risolvere il problema del deficit. Fate sentire la vostra voce.

   Recentemente c'è stata una campagna per salvare il Mars Surveyor. Pare che l'ufficio di un membro del Congresso abbia ricevuto la bellezza di 10 (dieci) lettere di richiesta, che però sono state considerate "parecchie" e hanno costituito un elemento fondamentale per la decisione di quel membro. Perciò, malgrado l'opinione comune, anche un contributo relativamente piccolo può comunque far udire la vostra voce.

   Alcuni ritengono che la Stazione Spaziale e le missioni con equipaggio umano in generale stanno facendo scarseggiare i fondi per la scienza spaziale: e perciò approvano i tagli per tali missioni nella speranza di racimolare qualche ulteriore fondo. Io credo che questa sia un atteggiamento miope. Un anonimo autore aveva ragione al riguardo, quando scrisse in Usenet:

"Ci sono coloro i quali hanno diversi punti di vista su quelli che dovrebbero essere i nostri obiettivi nello spazio. Alcuni sono interessati alla scienza, altri soltanto alla bellezza di un paesaggio alieno; alcuni sono soddisfatti di guardare attraverso gli occhi di una macchina, altri sentono il bisogno di camminare su quei paesaggi o comunque di mandare un sostituto umano. Altri ancora credono che il destino dell'uomo sia nelle stelle e che dobbiamo espanderci nell'universo per sopravvivere. Io credo che abbiamo bisogno di lavorare tutti assieme, e di tollerare le rispettive intenzioni."

   Benjamin Franklin lo disse più succintamente: "Dobbiamo rimanere tutti uniti, o certamente rimarremo tutti separati."

   Se siete cittadini di un'altra nazione, mi scuso per le tendenze degli Stati Uniti. (Infatti sono notevolmente imbarazzato da quelle volte in cui il mio Paese ha trattato con arroganza i suoi partners nell'esplorazione spaziale.) Se la vostra nazione ha il suo programma spaziale (vedi sotto), sostenetelo; e sostenete anche i programmi di cooperazione internazionale come la sonda Cassini/Huygens.


   Una semplice maniera di dare una mano è unirsi ad un gruppo come quelli che seguono: essi hanno bisogno dell'aiuto di tutti coloro che hanno a cuore il futuro dell'umanità nello spazio.

The Planetary Society

National Space Society

SEDS

The Astronomical Society of the Pacific

Space Frontier Foundation


Centri e Agenzie Spaziali

Altre risorse WWW


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Bill Arnett; ultimo aggiornamento: 13 giugno 1998
Versione italiana a cura di Marco Murara e Michele Bortolotti