Associazione Astrofili Trentini
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La Luna nella storia


Nel corso dei secoli e fin dai primordi della civiltà, la Luna è stata il corpo celeste più studiato dagli astronomi, più per motivi di utilità pratica che per obiettivi scientifici: molti calendari infatti erano basati sul ciclo lunare, ed inoltre era di fondamentale importanza, per la navigazione, conoscere con grande precisione la posizione della Luna in cielo.

Il nostro satellite naturale dominava le antiche mitologie, impersonando, nella maggior parte dei casi, una divinità benigna: essa rischiarava, durante il plenilunio, le tenebre notturne ed inoltre permetteva di misurare con precisione lo scorrere del tempo. Gli egizi pensavano che la Luna fosse l'occhio sinistro del dio Horo che, nella loro concezione cosmica, viaggiava sul fiume celeste (la Via Lattea). I cinesi, fino a poche centinaia di anni fa, temevano le eclissi di Luna, credendo che durante questo fenomeno essa venisse attaccata da un gigantesco drago che tentava, inutilmente, di divorarla. Troviamo delle credenze analoghe in tutto l'Estremo Oriente: la Luna che si tingeva di rosso durante l'eclisse sembrava sanguinare di fronte all'attacco di mostruose creature.

Le eclissi lunari si verificano quando il cono d'ombra della Terra intercetta la Luna, impedendo alla luce solare di raggiungerla: ciò si verifica solo durante la fase di Luna Piena. Tali eclissi sono più rare di quelle di Sole (anche se spesso si pensa il contrario), ma d'altra parte sono visibili da una regione terrestre molto vasta, mentre quelle di Sole si rendono osservabili solo da una piccola superficie del nostro pianeta . Le eclissi sono uno spettacolo celeste come pochi: la Luna, poco per volta, viene coperta dall'ombra della Terra, finché assume una colorazione rosso ramata, che in alcuni casi può essere talmente scura da far "scomparire" la Luna dalla volta celeste per la durata della fase totale (un'ora e mezzo al massimo).

La Luna è anche un oggetto facile da osservare con un piccolo binocolo o con un telescopio, e rappresentata in assoluto l'oggetto più fotografato dagli appassionati di astronomia, per la sua facilità di ripresa. Provate a seguire durante il mese il variare delle fasi lunari con un binocolo: vi accorgerete di quanto affascinante può essere l'osservazione della Luna anche con semplici strumenti ottici.

I movimenti della Luna sono invece molto complessi, poiché essa risente dell'attrazione gravitazionale intensa del Sole e della Terra. La caratteristica più appariscente di questi moti è il fatto che la Luna ha un periodo di rotazione attorno al suo asse che è circa uguale al periodo di rivoluzione attorno alla Terra (approssimativamente 29 giorni): così dal nostro pianeta possiamo osservare solo la "faccia" visibile della Luna, mentre l'altro emisfero ci rimane costantemente nascosto.


Christian Lavarian (lavarian@science.unitn.it)
luglio 1999


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