Associazione Astrofili Trentini
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Guida all'osservazione sicura dell'eclisse


Il modo sicuramente più emozionante di seguire un'eclisse di Sole è guardarla con i propri occhi: sembra un'affermazione banale, ma osservare la nostra stella senza opportune precauzioni può rivelarsi assai pericoloso. Ammirare le fasi parziali del fenomeno (come potremo fare nella nostra regione) senza un'adeguata protezione è rischioso.

La luce proveniente dal Sole è talmente accecante che risulta esperienza comune l'impossibilità di sostenere con lo sguardo il suo bagliore, se non durante il tramonto o all'alba. Ciò che è davvero pericoloso non è tuttavia la luce visibile, quanto la radiazione infrarossa che proviene dalla nostra stella: guardare a lungo il Sole senza un filtro che ne blocchi la trasmissione, risulterebbe molto dannoso per i nostri occhi. Ciò avviene perché i raggi infrarossi riscaldano la retina, senza tuttavia provocare una sensazione di dolore o fastidio: la retina stessa è infatti sprovvista dei recettori del dolore, cosicché non ci accorgiamo del pericolo incombente, come nel caso di una scottatura sulla pelle. Per questo motivo sottolineiamo l'assoluta importanza di osservare il Sole SOLO CON FILTRI ADATTI!

Questi ultimi possono essere di tipo diverso, facilmente reperibili nei negozi di ottica a costi variabili. Il filtro più comune, che equipaggia i famosi "occhialini dell'eclisse" è una plastica molto sottile, simile alla carta stagnola. Con questo materiale, che si trova anche in fogli da ritagliare, possiamo osservare in tutta sicurezza le fasi parziali dell'eclisse, evitando comunque di affaticare troppo la vista, riposando ogni tanto per qualche minuto.

Filtri più costosi sono quelli in vetro, che si usano comunemente per i telescopi: sono più resistenti e durevoli della plastica, ma forniscono le stesse prestazioni. Rivolgiamo particolare attenzione al momento dell'acquisto e richiediamo un prodotto con certificazione europea (CE): solo così saremo sicuri della sua idoneità.

Vi è poi una vasta categoria di filtri "fai da te": vetrini anneriti, vetri da saldatore, spezzoni si pellicola fotografica... I primi vanno assolutamente evitati: il nerofumo fa passare i raggi infrarossi ed inoltre si può rimuovere con troppa facilità. I secondi si possono utilizzare con il prudente accorgimento di guardare il Sole solo per pochi secondi e successivamente riposare la vista. Le pellicole fotografiche servono invece allo scopo, con le stesse indicazioni, se del tipo bianco e nero: vietate le emulsioni a colore. Bisognerà in ogni caso fare sempre attenzione nell'osservazione dell'eclisse, soprattutto per quanto riguarda i bambini. Questi ultimi sono notoriamente più curiosi ed intraprendenti degli adulti, ed un incidente potrebbe capitare loro per una banale disattenzione.

Possiamo osservare il Sole anche sena filtri? Certamente! Un semplice espediente al riguardo è il foro detto "stenopeico": fate un piccolo forellino (1 mm di diametro) su della carta stagnola o su di un cartoncino nero, e proiettate l'immagine del Sole che esso genera su di un foglio bianco: quello che potremo vedere sarà la falce del Sole in eclisse ingrandita e meno luminosa. Alla stessa maniera agiremo con il binocolo: SENZA GUARDARE DIRETTAMENTE IL SOLE puntate lo strumento verso di esso finché l'immagine solare sia proiettata su di un foglio che terrete ad una distanza di circa un metro dagli oculari. Procederemo in maniera analoga per il telescopio, ricordandosi di non guardare mai direttamente la luce solare con uno strumento ottico!

Anche chi dispone degli occhialini per l'eclisse, con essi guardi solamente ad occhio nudo, e non li utilizzi mai insieme con un binocolo od un telescopio! Per l'osservazione con uno strumento ottico i filtri andranno sempre posti davanti agli obiettivi, sia che si tratti di un binocolo, macchina fotografica o telescopio.

Alcuni consigli infine per chi viaggerà alla volta delle località europee interessate dalla totalità. Lo strumento più indicato per osservare la fase totale è il binocolo, impareggiabile per la sua resa tridimensionale: facciamo però attenzione a puntare il Sole quando sono scomparsi gli ultimi accecanti grani di Baily, e a distogliere lo sguardo almeno 15 secondi prima della conclusione della totalità, proprio per non incorrere nei luminosissimi e pericolosi fenomeni. Il tutto naturalmente, durante la totalità, senza l'uso di filtri: la luminosità solare sarà diminuita di un milione di volte!

Buona osservazione a tutti!


Christian Lavarian (lavarian@science.unitn.it)
agosto 1999


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