Associazione Astrofili Trentini
- Home - Direttivo - Notiziario - Attività - Biblioteca - Astronomica - Software - Cerca - Links -

Indice cronologico - Indice per autore - Indice per argomento


Curiosità sulla Hale-Bopp


Diluvio universale?
L'archeologo novarese Angelo Palego sostiene che il diluvio universale fu provocato 4364 anni fa proprio dalla cometa Hale-Bopp, che ha per l'appunto un periodo di 4200 anni circa. Non resta che preparare l'ombrello per i prossimi giorni…

Consigli per la fotografia.
Un TG molto seguito in televisione dava le indicazioni dell'esperto per la fotografia della cometa: pellicola da 25 ASA e posa di 3 secondi. Come fotografare con il tappo sull'obiettivo. Viva l'esperto…

Caccia all'UFO.
Gli astrofili hanno ricevuto nei primi giorni di marzo molte segnalazioni di persone che ritenevano aver visto un oggetto non identificato all'alba in direzione Nord-est, molto luminoso e con una specie di scia biancastra. Indovinate cos'era?

Tutti in fila!
Nei giorni scorsi il sito Internet della Nasa dedicato alle comete ha ricevuto la bellezza di 500.000 visite in sole 24 ore :come dire una persona che cercava informazioni ogni 2 decimi di secondo!

Previsioni azzeccate.
Pochi giorni dopo la scoperta della Hale Bopp, Daniel Green del SAO calcolava l'orbita dell'astro e si dimostrava convinto del fatto che sarebbe divenuto un oggetto eccezionale. I suoi (molti) detrattori hanno fortunatamente sbagliato previsione.

400 ore di osservazione.
È quanto ha impiegato uno dei due scopritori della cometa, Alan Hale, per riuscire finalmente a scoprire un oggetto nuovo. Quando si dice la perseveranza…

Un colpo di fortuna.
È quello che ha avuto invece Tom Bopp, che era intento la sera del 22 luglio 1995 ad una osservazione del cielo con gli amici, giusto per stare un po' in compagnia.

Pesce d'aprile.
In molti avevano pronosticato per la cometa una scarsa luminosità, come successe per molte altre negli scorsi anni: a questo si aggiungeva il fatto che la Hale-Bopp sarebbe passata al perielio il 1 aprile. Il classico pesce orchestrato a 150 milioni di km di distanza viaggiando a 80 km/s? Fortunatamente no.

Il fotografo dilettante.
Quasi impossibile negli scorsi giorni trovare una pellicola da 1600 Asa in negozio. La febbre della cometa contagia fotografi grandi e piccini…

Lassù qualcuno ci ama.
Lo scorso anno gli astrofili trentini poterono osservare la cometa Hyakutake in un paio di occasioni soltanto, causa il cattivo tempo. Per la Hale-Boop invece una siccità record ha regalato intere nottate come non se ne vedevano da tempo.


Christian Lavarian (lavarian@science.unitn.it)
marzo 1997


Indice cronologico - Indice per autore - Indice per argomento

- Home - Direttivo - Notiziario - Attività - Biblioteca - Astronomica - Software - Cerca - Links -