Acondriti

Acondriti

Le meteoriti acondriti sono in apparenza molto simili alle rocce ignee terrestri. Come tali sono molto difficili da trovare, a meno che non siano state viste cadere. C'è oltre una dozzina di differenti sottoclassi di acondriti, ma molte di esse sono costituite soltanto da uno o due esemplari. Solo i gruppi più numerosi sono stati presi in considerazione in queste pagine.

Poiché le acondriti sono di natura ignea, si ritiene che esse si siano formate su corpi differenziati del sistema solare. Tali corpi, infatti, sono grandi abbastanza per essere stati in passato completamente fusi, in modo da permettere agli elementi più pesanti di scendere verso il centro della massa. Ciò appare evidente in un corpo, come la Terra, in cui ci sono delle aree chimicamente distinte: il nucleo, il mantello e la crosta. Questo processo di formazione per fusione toglie anche ogni traccia di condri: di qui il nome di "acondrite", che significa appunto "senza condri".


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Il gruppo di acondriti HED comprende i sottogruppi delle howarditi, delle eucriti e delle diogeniti. Gli spettri di queste meteoriti, attentamente analizzati e messi a confronto con spettri di asteroidi grazie all'Hubble Space Telescope, hanno dimostrato che questo gruppo di meteoriti proviene dall'asteroide Vesta.

Le eucriti sono pirosseni e feldspati vulcanici: i loro spettri corrispondono perfettamente con quelli delle colate di lava sulla crosta di Vesta. Le diogeniti sono pirosseni plutoniani: esse coincidono con le aree di Vesta che sembrano essere enormi crateri in cui viene in superficie il mantello interno dell'asteroide. Le howarditi sono brecce di eucriti e diogeniti: si tratta cioè di frammenti fusi insieme dagli impatti.

Il sito pubblico dell'Hubble Space Telescope contiene immagini della superficie di Vesta a bassa risoluzione, compresa una mappa in falsi colori che mostra le zone corrispondenti alle eucriti e alle diogeniti.

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Il gruppo di acondriti SNC comprende i sottogruppi delle shergottiti, delle nakhliti e delle chassigniti e il singolo esemplare ortopirossenite (ALH84001). Le tre classi principali hanno caratteristiche chimiche e isotopiche simili, ma sono insolite perché sono relativamente giovani rispetto alle altre meteoriti. Le analisi hanno dimostrato che queste acondriti hanno soltanto 1,3 miliardi di anni: davvero pochi, se confrontati ai 4,5 miliardi di anni delle meteoriti normali. L'età di ALH84001, invece, è prossima a 4,5 miliardi di anni. Vista la loro giovane età, queste acondriti devono provenire da un corpo grande, che al momento della loro formazione fosse ancora caldo e attivo dal punto di vista vulcanico.

Gli unici corpi del nostro sistema solare che sono grandi abbastanza per essere stati attivi 1,3 miliardi di anni fa sono i pianeti. Gli scienziati hanno rivolto la loro attenzione alle analisi spettrali e hanno preso in considerazione il pianeta Marte come progenitore del gruppo SNC. In particolare, un possibile candidato è l'area intorno all'Olympus Mons conosciuta come Altipiano Tharsis. Ulteriori conferme vengono dalla comparazione tra le percentuali di gas contenuti nelle meteoriti SNC e le analisi atmosferiche compiute dai Viking su Marte: recenti studi hanno mostrato come ci sia una coincidenza perfetta.

Vita su Marte?
Il 7 agosto 1996 la NASA ha rilasciato un comunicato stampa annunciando che erano stati trovati fossili microscopici dell'età di 3,6 miliardi di anni in una delle dodici meteoriti marziane conosciute.
Il particolare esemplare, ALH84001, era il primo meteorite trovato durante la stagione di ricerche 1984 nella regione delle Allan Hills, in Antartide: si tratta del più antico meteorite del gruppo SNC, datando all'incirca 4,5 miliardi di anni. Un pezzo di ALH84001 è ora in mostra presso la Smithsonian Institution a Washington, D.C.
Manco a dirlo, questa rivelazione ha suscitato un grande dibattito nella comunità scientifica.

Le acondriti SNC Nakhla e Zagami sono due esempi di questa rara classe di meteoriti.

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Le aubriti sono acondriti molto simili alle condriti enstatiti e spesso sono chiamate anche con questo nome. Tuttavia ci sono alcune differenze chimiche tra le aubriti e le enstatiti, benché le prime mostrino un elevato contenuto di minerale enstatite. Anche le aubriti si sono formate in un ambiente povero di ossigeno: si ritiene che esse siano dovute alla fusione e alla differenziazione delle enstatiti.

Le ureiliti sono una classe di meteoriti molto rare, con un contenuto di carbonio relativamente alto (2%). La maggior parte del carbonio è sotto forma di grafite, che si trova in venature all'interno di una matrice di olivina, ma un po' di carbonio è sotto forma di microscopici diamanti. A causa dell'elevato contenuto di carbonio e di altri elementi in tracce, si pensa che le ureiliti si siano formate a partire dalle condriti carbonacee oppure insieme ad esse.

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Marco Murara