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Nome italiano | Idra femmina | ||||
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Stelle maggiori | alpha Hydrae | Alphard | magn. 2,2 | AR: 09h 27m 35.26s | Dec: -08° 39' 31.2" |
gamma Hydrae | magn. 3,3 | AR: 13h 18m 55.30s | Dec: -23° 10' 17.5" | ||
epsilon Hydrae | magn. 3,5 | AR: 08h 46m 46.61s | Dec: +06° 25' 07.6" | ||
zeta Hydrae | magn. 3,3 | AR: 08h 55m 23.64s | Dec: +05° 56' 43.8" | ||
ny Hydrae | magn. 3,3 | AR: 10h 49m 37.48s | Dec: -16° 11' 37.6" | ||
pi Hydrae | magn. 3,5 | AR: 14h 06m 22.29s | Dec: -26° 40' 56.3" | ||
Descrizione | Nonostante sia poco splendente, l'Hydra è la più grande costellazione del cielo, che si estende per ben sette ore di ascensione retta. La parte più evidente è un gruppetto di stelle che disegnano la testa e che si trovano sul confine con il Cancer, a sud-ovest del Leo: di lì la coda si distende verso il Centaurus, finendo per giungere a toccare la Libra. Non ci sono stelle molto luminose, eccetto Alphard ("la solitaria", in arabo), una gigante arancione. Da segnalare anche epsilon Hydrae, una doppia composta da una stella gialla e una azzurra, rispettivamente di terza e settima magnitudine.
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Mitologia e storia | La costellazione rappresenta il mostruoso serpente a nove teste (in cielo però ne ha una sola) che viveva nella palude di Lerna, dalla quale usciva per devastare le campagne circostanti. Nella seconda delle sue fatiche Hercules la attaccò: con la clava le sfondò le teste, ma queste ricrescevano immediatamente in numero doppio. L'eroe chiese allora aiuto al suo cocchiere Iolao, che bruciò con un tizzone ardente il moncone di ciascuna testa appena tagliata. In tal modo il mostro venne sconfitto e ucciso. Un'altra leggenda associa questa costellazione al Crater e al Corvus (vedi la mitologia di quest'ultimo). |